Orologico Forum 3.0

Venti di crisi

Airangel

  • *****
  • 48907
  • Spambuster
    • Mostra profilo
Venti di crisi
« Risposta #15 il: Giugno 19, 2009, 08:53:32 am »
Roberto ha scritto:

airangel ha scritto:

Roberto ha scritto:

Allora ci spiegassero aumenti stellari di listini..............[}:)]


sono aumenti a casaccio.,....tanto quelli che comprano, cioè noi, ci sono sempre.....[;)]


Bene fa piacere questa cosa........aumenti a casaccio..........[}:)][}:)][}:)][}:)][}:)]


e certo, perchè se no?
se noi sapessimo davvero quanto costa realmente un orologio, e quanto poi noi andremo a pagarlo.....brrrrrr....[:0][B)]

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Venti di crisi
« Risposta #16 il: Giugno 19, 2009, 08:55:03 am »
su questo dubbi non ve ne sono.....però se continuano così un orologio tra 5 anni....quanto lo andremo a pagare???????[:0][B)][:0]

Venti di crisi
« Risposta #17 il: Giugno 19, 2009, 09:01:01 am »
La crisi è SISTEMICA. Tra il 20 maggio e ieri sono riuscito ad acquistare QUATTRO dicasi QUATTRO PP 5712/1a per altrettanti amici. Tutti da concessionario ufficiale e tutti con piccolo sconto (dai 19.500 ai 20.000 euro - listino 20.150), rigirati pari pari a chi me li ha chiesti.
Il fatto è che la nostra società si è basata da decenni sul debito. La gente si indebitava per 'apparire'. Finanziamenti per l'auto, le vacanze, gli orologi, i vestiti. Ora il problema è che nel mondo ci sono titoli di DEBITO per oltre dieci volte il PIL mondiale. Significa che tutto il mondo deve lavorare e produrre (a livello della produzione 2008) per oltre 10 anni GRATIS. Capite bene che questo sistema è destinato a implodere perchè una economia mondiale basata sul NULLA prima o poi crolla.
Metteteci il fatto che adesso le banche non danno praticamente soldi a nessuno se non agli amici degli amici e il gioco è fatto. Il mercato si ingessa.
Ancora le vera 'crisi' non è arrivata, o almeno la gente non la percepisce completamente (località di vacanze piene, eccetera eccetera). A settembre però ci sarà il rendiconto finale.

Con tutto cià chi ha coraggio e lungimiranza può fare ottimi affari nel mondo finanziario (così come è successo con il crollo 2008/2009): bisogna avere tanto fegato e un po' di fattore 'C'
Scalper professionista -> Life is DOW

Venti di crisi
« Risposta #18 il: Giugno 19, 2009, 09:03:18 am »
sirswatch ha scritto:

La crisi è SISTEMICA. Tra il 20 maggio e ieri sono riuscito ad acquistare QUATTRO dicasi QUATTRO PP 5712/1a per altrettanti amici. Tutti da concessionario ufficiale e tutti con piccolo sconto (dai 19.500 ai 20.000 euro - listino 20.150), rigirati pari pari a chi me li ha chiesti.
Il fatto è che la nostra società si è basata da decenni sul debito. La gente si indebitava per 'apparire'. Finanziamenti per l'auto, le vacanze, gli orologi, i vestiti. Ora il problema è che nel mondo ci sono titoli di DEBITO per oltre dieci volte il PIL mondiale. Significa che tutto il mondo deve lavorare e produrre (a livello della produzione 2008) per oltre 10 anni GRATIS. Capite bene che questo sistema è destinato a implodere perchè una economia mondiale basata sul NULLA prima o poi crolla.
Metteteci il fatto che adesso le banche non danno praticamente soldi a nessuno se non agli amici degli amici e il gioco è fatto. Il mercato si ingessa.
Ancora le vera 'crisi' non è arrivata, o almeno la gente non la percepisce completamente (località di vacanze piene, eccetera eccetera). A settembre però ci sarà il rendiconto finale.

Con tutto cià chi ha coraggio e lungimiranza può fare ottimi affari nel mondo finanziario (così come è successo con il crollo 2008/2009): bisogna avere tanto fegato e un po' di fattore 'C'


analisi PERFETTA!!!
[;)][;)][;)][;)]
AOR

<i>Homo quisque faber ipse fortunae suae</i>

Airangel

  • *****
  • 48907
  • Spambuster
    • Mostra profilo
Venti di crisi
« Risposta #19 il: Giugno 19, 2009, 09:06:39 am »
sirswatch ha scritto:

La crisi è SISTEMICA. Tra il 20 maggio e ieri sono riuscito ad acquistare QUATTRO dicasi QUATTRO PP 5712/1a per altrettanti amici. Tutti da concessionario ufficiale e tutti con piccolo sconto (dai 19.500 ai 20.000 euro - listino 20.150), rigirati pari pari a chi me li ha chiesti.
Il fatto è che la nostra società si è basata da decenni sul debito. La gente si indebitava per 'apparire'. Finanziamenti per l'auto, le vacanze, gli orologi, i vestiti. Ora il problema è che nel mondo ci sono titoli di DEBITO per oltre dieci volte il PIL mondiale. Significa che tutto il mondo deve lavorare e produrre (a livello della produzione 2008) per oltre 10 anni GRATIS. Capite bene che questo sistema è destinato a implodere perchè una economia mondiale basata sul NULLA prima o poi crolla.
Metteteci il fatto che adesso le banche non danno praticamente soldi a nessuno se non agli amici degli amici e il gioco è fatto. Il mercato si ingessa.
Ancora le vera 'crisi' non è arrivata, o almeno la gente non la percepisce completamente (località di vacanze piene, eccetera eccetera). A settembre però ci sarà il rendiconto finale.

Con tutto cià chi ha coraggio e lungimiranza può fare ottimi affari nel mondo finanziario (così come è successo con il crollo 2008/2009): bisogna avere tanto fegato e un po' di fattore 'C'


quoto....la sensazione è quella di ballare sul titanic!
[;)]

Venti di crisi
« Risposta #20 il: Giugno 19, 2009, 11:23:35 am »
sirswatch ha scritto:

La crisi è SISTEMICA. Tra il 20 maggio e ieri sono riuscito ad acquistare QUATTRO dicasi QUATTRO PP 5712/1a per altrettanti amici. Tutti da concessionario ufficiale e tutti con piccolo sconto (dai 19.500 ai 20.000 euro - listino 20.150), rigirati pari pari a chi me li ha chiesti.
Il fatto è che la nostra società si è basata da decenni sul debito. La gente si indebitava per 'apparire'. Finanziamenti per l'auto, le vacanze, gli orologi, i vestiti. Ora il problema è che nel mondo ci sono titoli di DEBITO per oltre dieci volte il PIL mondiale. Significa che tutto il mondo deve lavorare e produrre (a livello della produzione 2008) per oltre 10 anni GRATIS. Capite bene che questo sistema è destinato a implodere perchè una economia mondiale basata sul NULLA prima o poi crolla.
Metteteci il fatto che adesso le banche non danno praticamente soldi a nessuno se non agli amici degli amici e il gioco è fatto. Il mercato si ingessa.
Ancora le vera 'crisi' non è arrivata, o almeno la gente non la percepisce completamente (località di vacanze piene, eccetera eccetera). A settembre però ci sarà il rendiconto finale.

Con tutto cià chi ha coraggio e lungimiranza può fare ottimi affari nel mondo finanziario (così come è successo con il crollo 2008/2009): bisogna avere tanto fegato e un po' di fattore 'C'


 Quoto. I più grandi guadagni in borsa sono fatti scommettendo al ribasso. Le posizioni short sono quelle che danno più soddisfazioni.
Ciao[:)][:)]
La vita è come il cioccolato, è l'amaro che fa apprezzare il dolce.

                                                                  Xavier  Brebion

Venti di crisi
« Risposta #21 il: Giugno 19, 2009, 13:35:06 pm »
raffaele812 ha scritto:
 Quoto. I pi� grandi guadagni in borsa sono fatti scommettendo al ribasso. Le posizioni short sono quelle che danno pi� soddisfazioni.
Ciao[:)][:)]

Non proprio...ho fatto un pacco di soldi anche long su unicredit.....
Scalper professionista -> Life is DOW

Venti di crisi
« Risposta #22 il: Giugno 19, 2009, 14:10:23 pm »
sirswatch ha scritto:

raffaele812 ha scritto:
 Quoto. I pi� grandi guadagni in borsa sono fatti scommettendo al ribasso. Le posizioni short sono quelle che danno pi� soddisfazioni.
Ciao[:)][:)]

Non proprio...ho fatto un pacco di soldi anche long su unicredit.....


Buon per te complimenti!! Ciao[:)][:)]
La vita è come il cioccolato, è l'amaro che fa apprezzare il dolce.

                                                                  Xavier  Brebion

Airangel

  • *****
  • 48907
  • Spambuster
    • Mostra profilo
Venti di crisi
« Risposta #23 il: Giugno 20, 2009, 12:56:27 pm »
dal gazzettino di ieri:

Nordest, dove il lusso batte la crisi:
nei negozi pentole d'oro e scarpe di perle

VENEZIA (19 giugno) - Cos’è il lusso? Ad esempio pentole in oro e argento, bicchieri con fregi e incastonati di brillanti e rubini (veri!), tovaglie ricamate a mano in filo d’oro o portatovaglioli in visone. Ma si potrebbe pensare anche all’accappatoio con l’interno in cachemire o alle scarpe con pietre preziose (anche queste vere) e perle non coltivate.
Non è il corredo di una principessa araba, ma quanto si può tranquillamente, si fa per dire, acquistare in un negozio in provincia di Padova, a Vigonza.
Il tempio del lusso a tutti gli effetti, alla faccia della crisi. E proprio in barba al difficile momento economico che sferza il mondo, ha visto la luce pochi mesi fa.

GRANDI FIRME La saggezza popolare del resto ci ha insegnato che le cose belle non passano mai di moda e che difficilmente finiscono nei cassetti. L’esperienza aggiunge anche che difficilmente “il lusso e il bello” vengono sferzati dalla crisi. Il Nordest è senza dubbio laboratorio di questa teoria: certo la crisi non passa inosservata, ma il mercato del prodotti medio-alti (ad eccezione di qualche nicchia dove le vendite sono colate a picco) tiene.

Lo dimostra l’apertura che avverrà domani del terzo punto vendita di Louis Vuitton a Padova, il numero 432 della maison in 61 Paesi di tutto il mondo. E che il Nordest abbia un ottimo rapporto con il lusso lo indica anche la nascita di outlet di grandi firme, come quello di Noventa di Piave, o la presenza in quasi tutti i capoluoghi delle più prestigiose griffe nazionali e straniere. Come spiega Pietro Beccari, vice presidente marketing e comunicazione di Louis Vuitton, l’apertura dello store a Padova non è casuale: la città, ma anche il contesto che la circonda, ha già una clientela consolidata che si rivolge in altri punti vendita o all’acquisto online a testimoniare che la cultura del bello non risente in modo traumatico della crisi.

E come sempre sono i numeri a confermare: nel Nordest il 63 per cento della popolazione sopra i 15 anni acquista (abitualmente e non) prodotti di lusso dalle auto di grossa cilindrata alla penna firmata dal foulard alla scarpa griffata. La media nazionale è di poco sotto il 58 per cento, uno scarto non indifferente.

L’identikit di chi non rinuncia al bello è abbastanza preciso: donna (66 per cento), cultura universitaria, molto legata all’uso di Internet, ceto (naturalmente) medio-alto. Il "soldo" fa di certo la differenza, ma si sta affacciando un nuovo mercato, quello dei giovani che magari una volta l’anno acquistano un prodotto di extralusso. Insomma la crisi c’è ma la terra dello sfarzo resta il Veneto.

Lo sa bene anche Luciano Coin, uno che sul lusso ha costruito la sua vita, tanto da inventarci anche una fiera, l’unica del genere in Europa, "Luxury & Yacht", chiusa a marzo a Vicenza. «La recessione si sente anche nel mercato del lusso - osserva Coin - ma il Veneto tiene e resta un’area dove la contrazione dei consumi si fa meno sentire, e questo soprattutto proprio nella gamma più alta, nei prodotti più costosi e di eccellenza». Dati veri non ne esistono, spiega il creatore di "Luxury & Yacht", perché in realtà quello del lusso non è un settore vero e proprio, ma l’eccellenza di tanti diversi comparti, «il meglio del distretto orafo, di quello della calzatura, della nautica, del tessile, dei motori – chiarisce Coin - Se guardiano ai grandi marchi, alle grande case del lusso, da Cartier a Bulgari, a Hermès, tutti soffrono, ma sicuramente meno dell’economia nel suo complesso. È vero che ci sono fatturati in calo del 6-10% nel primo trimestre 2009, ma c’è anche chi è riuscito a crescere del 15%. E si tratta di numeri validi anche per le aziende venete del lusso, che sono tante. Questa regione è sempre stata esportatrice di ricchezza, dall’oro di Vicenza ai tessuti di Venezia, alla calzatura, agli occhiali, alla pelletteria».

LE ECCELLENZE Tanto che proprio l’ultima edizione della Fiera del lusso a Vicenza ha visto la nascita di "Veneto Eccellente", un progetto ideato dalla Regione e concretizzato in una vetrina di dieci aziende venete, scelte dalla stessa Regione in collaborazione con Optimist (la società che organizza "Luxury & Yachts") nei settori del lusso e dell’innovazione. Ebbene queste dieci ditte hanno presentato alla fiera della città berica prodotti dalla "chaise-longue" in marmo alle scarpe in coccodrillo e fibra di carbonio, dai tabarri in spugna lavorati a mano, agli orologi tempestati di diamanti.

E proprio dagli orologi arriva un altro primato del Nordest. «L’Italia è il quarto Paese al mondo e il primo in Europa per acquisti di segnatempo – osserva Luciano Coin - E il Veneto è la prima regione d’Italia per numero di collezionisti di orologi. Posso dire senza paura di essere smentito – riprende Coin – che questa crisi sta facendo selezione e che sta scomparendo la fascia medio-bassa anche nel lusso. Il cliente è sempre più esigente, preparato, e soprattutto, anche se non ha problemi di soldi, sta bene attento al rapporto qualità-prezzo. Questo spiega, altro dato che emerge in questi mesi, lo sviluppo degli outlet del lusso, dove si possono trovare prodotti di grandi marchi a prezzi accessibili. Quello che io chiamo lusso democratico».

Bertroo

  • *****
  • 33982
    • Mostra profilo
Venti di crisi
« Risposta #24 il: Giugno 20, 2009, 12:57:50 pm »
Io continuo a rimanere della mia idea..........

Venti di crisi
« Risposta #25 il: Giugno 20, 2009, 21:05:31 pm »
ieri a udine philippe daverio ha parlato delle piccole imprese artigiane.
inevitabilmente si è parlato di crisi.
ha espresso dei concetti molto chiari che hanno zittito
i tre politici presenti, che si arrampicavano sugli specchi
senza trovare nemmeno un argomento per ribattere.
AOR

<i>Homo quisque faber ipse fortunae suae</i>

Venti di crisi
« Risposta #26 il: Giugno 21, 2009, 00:34:34 am »
in realtà il discorso è stato un pò più ampio!
comunque non ha espresso opinioni politiche.
AOR

<i>Homo quisque faber ipse fortunae suae</i>

Airangel

  • *****
  • 48907
  • Spambuster
    • Mostra profilo
Venti di crisi
« Risposta #27 il: Giugno 21, 2009, 03:05:46 am »
daverio non è in grado di esprimere opinioni politiche.
[;)]

Venti di crisi
« Risposta #28 il: Giugno 21, 2009, 09:04:54 am »
airangel ha scritto:

daverio non è in grado di esprimere opinioni politiche.
[;)]


non credere...
la su formazione è economica
parla d'arte per diletto
AOR

<i>Homo quisque faber ipse fortunae suae</i>

Airangel

  • *****
  • 48907
  • Spambuster
    • Mostra profilo
Venti di crisi
« Risposta #29 il: Giugno 21, 2009, 18:04:27 pm »
StevenSegal ha scritto:

airangel ha scritto:

daverio non è in grado di esprimere opinioni politiche.
[;)]


non credere...
la su formazione è economica
parla d'arte per diletto


ah, non se n'era accorto nessuno fino ad ora.....[;)]