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Andrea80 ha scritto:
economico per quello che offre paragonato a qualcosa di qualitativamente simile di altre maison... []
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esatto,hai interpretato alla perfezione il mio pensiero.
fare le sfide è difficile,ma lo mettereicome minimo al pari del 3120 di AP.
Immagine: 66,23 KB Omega 8500
Primo calibro di manifattura per Omega. Progettato nel 2002, vanta 202 componenti compresi 39 rubini, per 13 linee, scappamento coassiale, certificato C.O.S.C. 60 ore di riserva di carica con massa bidirezionale e due bariletti.
Il Movimento di manifattura Omega, il calibro 8500, si avvale di 202 componenti realizzati facendo ricorso alle tecnologie più avanzate al fine di garantire il massimo della performance. Tra questi, due bariletti che assicurano un'autonomia di marcia di circa 60 ore, un rotore bidirezionale, 39 rubini, un bilanciere con spirale libera che lavora con una frequenza di 25.200 alternanze orarie (220,752,000 all’anno) e, naturalmente, scappamento coassiale di nuova generazione, ridisegnato e sviluppato per un movimento di formato decisamente importante: 29 millimetri di diametro (13 linee) e 5,50 millimetri di spessore. Le funzioni offerte dal nuovo calibro sono quelle basilari di ore, minuti e secondi, con l'aggiunta della data; una sua caratteristica importante consiste, poi, nella possibilità di spostare la lancetta delle ore indipendentemente da quelle di minuti e secondi, consentendo di passare senza alcuna difficoltà da un fuso orario all'altro. Ma non è nella somma delle funzioni che va ricercato il valore di questa macchina, bensì nella sua qualità intrinseca, che consiste principalmente nella precisione - garantita dal certificato di cronometro rilasciato dal COSC (Contrôle Officiel Suisse des Chronomètres) - e nella stabilità di marcia sul lungo periodo. Tali caratteristiche derivano direttamente dall'adozione dello scappamento coassiale, e in particolare dalla drastica riduzione degli attriti che questo consente di ottenere. Il dispositivo di Daniels, infatti, è stato progettato in maniera tale che il contatto tra gli elementi che generano l'impulso avvenga senza attrito di "strisciamento", per di più interessando uno spazio notevolmente inferiore a quello messo in campo in un tradizionale scappamento ad àncora. Da quanto detto relativamente alla riduzione degli attriti deriva l'ulteriore vantaggio di questo tipo di scappamento, che, come è ormai noto, consiste nel rendere quasi del tutto superfluo l'uso dei lubrificanti per l'organo regolatore, riducendo notevolmente gli interventi di revisione ai quali bisogna sottoporre l'orologio meccanico nel corso della sua esistenza; ma questo, come è ovvio, è un pregio che si apprezza nel tempo!