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airangel ha scritto:
| davidefirenze ha scritto:
Scegliendo in maniera oculata i bagni di sangue si possono evitare anche su orologi accessibili.
Riconfermo poi le eccezioni già citate nell'altro post e faccio un esempio pratico recente. L'Orologio ago/sett 2009: "Lange Tourbillon Pour Le Merite in platino battuto ad un'asta di Christie's ad Euro 207.000". A memoria mi par di ricordare che il prezzo di listino fosse molto molto più basso ! E stiamo parlando di un orologio non Vintage. Altro che titoli obbligazionari... Se si disponesse dei capitali (unitamente ad una buona dose di coraggio che in ogni investimento non può mancare) i buoni affari si farebbero anche in questo settore... Andatelo a chiedere al milanese David Blei che verso la fine del 2009 ha venduto all'asta tutta la sua collezione di Rolex (si è tenuto solo una piccola collezione di 50 Patek !!!) a poco meno di 3.000.000 di Euro, dichirando che con gli orologi, tranne rari casi, ci ha sempre guadagnato. [][]
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io stavo parlando delle finanze di noi comuni mortali....non dei grandi capitali.....con quelli è possibile fare affari se si è un minimo esperti........
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Angelo, avevo capito perfettamente quanto da te scritto e lo condivido.
Converrai con me però che anche alcuni (pochi) orologi accessibili tengono meglio il valore nel tempo rispetto ad altri.
Magari non ci si guadagna nulla o ci rimette qualcosa al momento della rivendita, evitando però il classico "bagno di sangue".
Succede per esempio per alcuni Panerai della serie Luminor, alcuni Rolex (Submariner, GMT, Explorer e soprattutto Daytona), alcuni IWC ed altri ancora.
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