Caro Massotto, ti posso dire che le tue affermazioni sul Panerai sono distorte da una antipatia viscerale per il marchio in sè, e questo l'ho capito perfino io.
Ma non vado oltre, per il semplice motivo che non ti posso rispondere sul piano tecnico, non avendo le competenze per farlo, nella speranza che di questo aspetto se ne occuperanno quanto prima gli esperti di Panerai.
Mi sento invece in grado di contestare le tue ridicole valutazioni sulle vicende italiane del secondo conflitto, sul cui argomento più di una volta ho letto dei tuoi interventi gratuiti e molto poco documentati sul piano storico.
La tua cultura storica, caro Massotto, fa acqua da tutte le parti, e si capisce lontano anni luce che affonda le sue radici (si fa per dire), in una pseudo infarinatura di stampo propagandistico con fin troppo evidenti orientamenti politici.
La storia non si fa con la politica, ma con l'obiettività e la serenità storica nel senso più ampio del termine, ormai lo hanno capito tutti, anche i denigratori di mestiere che oggi si trovano impegnati a riscrivere la Storia.
Anche lo stesso "nemico" (i cosiddetti alleati) hanno riconosciuto il valore, il coraggio, le eccezionali qualità dei nostri combattenti, le straordinarie capacità di sacrificio di cui erano dotati i nostri soldati, di tutte le armi e specialità, solo tu continui a sostenere il contrario.
Luigi Durand de La Penne fu decorato a guerra ultimata dallo stesso Ammiraglio inglese allora comandante della Valiant, come riconoscimento ad un valore, ad un'etica straordinaria per una vicenda di guerra, e ad un comportamento cavalleresco degno di altri tempi, tanto per dirne una.
Ma la vostra cultura storica,(si fa sempre per dire) si limita al freddo, inespressivo, superficiale e banale contenuto della voce che interessa su Wikipedia.
Mi fai semplicemente sorridere quando ti chiedi e mi chiedi che altra storia abbia da raccontare il marchio Panerai oltre a queste leggendarie vicende di combattimenti sui mari, come se non bastassero quelle che conosciamo.