Orologico Forum 3.0

Mia raccolta: una varietà rara....

Bertroo

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #45 il: Aprile 22, 2015, 09:06:03 am »
Marco...ora bestemmio.... ;D Manca una cosa....un De Bethune! Ci hai mai pensato?
Eccome che ci ho pensato, spero manchi ancora per poco. Manca anche un Urwerk, almeno.


Rivisti dal vivo....sono una figata :P :P :P :P :P Facce sapè!!! ;D ;D ;D

S.M.

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #46 il: Aprile 22, 2015, 10:02:19 am »
Importante: ho esaurito lo spazio di 2000 caratteri del post di apertura, quindi le ulteriori note mancanti le metto qui.
FP Journe Souverain Resonance, o ro rosa, 40 mm. Con il tourbillon, il  Vagabondage, il Resonance è il capolavoro di Journe, un orologio che è pure poesia. È l'unico orologio da polso al mondo che funziona con due bilancieri che si correggono a vicenda grazie alla risonanza. È stato il mio primo Journe. E la cosa bella è che...funziona! Giulio Papi lo sottopose a severi test per capire come e se funzionava davvero, è il responso fu positivo. Scopri anche che la risonanza in questo orologio si verifica attraverso l'aria, non la platina come si poteva ipotizzare. In sostanza a sono due microcalibri con due bariletti distinti,medie treni del tempo, due bilancieri molto vicini , la cui  distanza millimetrica è regolata da una curiosa vite di regolazione. Qui sta il bello. Cosa succede se un urto fa accelerare uno dei due bilancieri? Che grazie alla risonanza l'altro bilanciere, quello più lento comincia ad accelerare mentre l'altro rallenta fino a raggiungere dopo un arco di tempo di diversi secondi a battere alla stessa frequenza. Sono micro scambi di energia che avvengono tra i due bilancieri. La difficoltà di realizzazione è immensa, la delicatezza anche. Infatti affinché la risonanza ci sia tra i due bilancieri occorre che lo scarto tra le frequenze dell'uno e dell'altro siano comprese entro limiti molto ma molto ridotti, altrimenti non può funzionare . Immaginate come possa essere facile regolarlo, solo Journe conosce come farlo, un qualsiasi orologiaio no. Capolavoro vero.

Questo a me mette molta paura.
Non ti nascondo che ammiro moltissimo quella meccanica (l'estetica proprio no, però ci passerei sopra), ma il motivo principale che mi farebbe desistere dall'acquisto, se potessi permettermelo, sarebbe proprio questo.

Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

ALAN FORD

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #47 il: Aprile 22, 2015, 10:04:08 am »
Importante: ho esaurito lo spazio di 2000 caratteri del post di apertura, quindi le ulteriori note mancanti le metto qui.
FP Journe Souverain Resonance, o ro rosa, 40 mm. Con il tourbillon, il  Vagabondage, il Resonance è il capolavoro di Journe, un orologio che è pure poesia. È l'unico orologio da polso al mondo che funziona con due bilancieri che si correggono a vicenda grazie alla risonanza. È stato il mio primo Journe. E la cosa bella è che...funziona! Giulio Papi lo sottopose a severi test per capire come e se funzionava davvero, è il responso fu positivo. Scopri anche che la risonanza in questo orologio si verifica attraverso l'aria, non la platina come si poteva ipotizzare. In sostanza a sono due microcalibri con due bariletti distinti,medie treni del tempo, due bilancieri molto vicini , la cui  distanza millimetrica è regolata da una curiosa vite di regolazione. Qui sta il bello. Cosa succede se un urto fa accelerare uno dei due bilancieri? Che grazie alla risonanza l'altro bilanciere, quello più lento comincia ad accelerare mentre l'altro rallenta fino a raggiungere dopo un arco di tempo di diversi secondi a battere alla stessa frequenza. Sono micro scambi di energia che avvengono tra i due bilancieri. La difficoltà di realizzazione è immensa, la delicatezza anche. Infatti affinché la risonanza ci sia tra i due bilancieri occorre che lo scarto tra le frequenze dell'uno e dell'altro siano comprese entro limiti molto ma molto ridotti, altrimenti non può funzionare . Immaginate come possa essere facile regolarlo, solo Journe conosce come farlo, un qualsiasi orologiaio no. Capolavoro vero.

Questo a me mette molta paura.
Non ti nascondo che ammiro moltissimo quella meccanica (l'estetica proprio no, però ci passerei sopra), ma il motivo principale che mi farebbe desistere dall'acquisto, se potessi permettermelo, sarebbe proprio questo.

Devi augurargli tanta salute! ;)

mbelt

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #48 il: Aprile 22, 2015, 12:09:27 pm »
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FP Journe Souverain Resonance, o ro rosa, 40 mm. Con il tourbillon, il  Vagabondage, il Resonance è il capolavoro di Journe, un orologio che è pure poesia. È l'unico orologio da polso al mondo che funziona con due bilancieri che si correggono a vicenda grazie alla risonanza. È stato il mio primo Journe. E la cosa bella è che...funziona! Giulio Papi lo sottopose a severi test per capire come e se funzionava davvero, è il responso fu positivo. Scopri anche che la risonanza in questo orologio si verifica attraverso l'aria, non la platina come si poteva ipotizzare. In sostanza a sono due microcalibri con due bariletti distinti,medie treni del tempo, due bilancieri molto vicini , la cui  distanza millimetrica è regolata da una curiosa vite di regolazione. Qui sta il bello. Cosa succede se un urto fa accelerare uno dei due bilancieri? Che grazie alla risonanza l'altro bilanciere, quello più lento comincia ad accelerare mentre l'altro rallenta fino a raggiungere dopo un arco di tempo di diversi secondi a battere alla stessa frequenza. Sono micro scambi di energia che avvengono tra i due bilancieri. La difficoltà di realizzazione è immensa, la delicatezza anche. Infatti affinché la risonanza ci sia tra i due bilancieri occorre che lo scarto tra le frequenze dell'uno e dell'altro siano comprese entro limiti molto ma molto ridotti, altrimenti non può funzionare . Immaginate come possa essere facile regolarlo, solo Journe conosce come farlo, un qualsiasi orologiaio no. Capolavoro vero.

Questo a me mette molta paura.
Non ti nascondo che ammiro moltissimo quella meccanica (l'estetica proprio no, però ci passerei sopra), ma il motivo principale che mi farebbe desistere dall'acquisto, se potessi permettermelo, sarebbe proprio questo.
Non è colpa mia se gli indipendenti, e solo loro fanno certe cose. Poi non abbiamo certezza assolute che neppure grandi case resistono. Quando si comprano prodotti sofisticati tecnicamente è quasi unici come questo il rischio esiste. Io lo corro volentieri. Altrimenti ci sono sempre gli stessi calibri.
« Ultima modifica: Aprile 22, 2015, 13:31:16 pm da mbelt »
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

palombaro

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #49 il: Aprile 22, 2015, 13:01:27 pm »
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FP Journe Souverain Resonance, o ro rosa, 40 mm. Con il tourbillon, il  Vagabondage, il Resonance è il capolavoro di Journe, un orologio che è pure poesia. È l'unico orologio da polso al mondo che funziona con due bilancieri che si correggono a vicenda grazie alla risonanza. È stato il mio primo Journe. E la cosa bella è che...funziona! Giulio Papi lo sottopose a severi test per capire come e se funzionava davvero, è il responso fu positivo. Scopri anche che la risonanza in questo orologio si verifica attraverso l'aria, non la platina come si poteva ipotizzare. In sostanza a sono due microcalibri con due bariletti distinti,medie treni del tempo, due bilancieri molto vicini , la cui  distanza millimetrica è regolata da una curiosa vite di regolazione. Qui sta il bello. Cosa succede se un urto fa accelerare uno dei due bilancieri? Che grazie alla risonanza l'altro bilanciere, quello più lento comincia ad accelerare mentre l'altro rallenta fino a raggiungere dopo un arco di tempo di diversi secondi a battere alla stessa frequenza. Sono micro scambi di energia che avvengono tra i due bilancieri. La difficoltà di realizzazione è immensa, la delicatezza anche. Infatti affinché la risonanza ci sia tra i due bilancieri occorre che lo scarto tra le frequenze dell'uno e dell'altro siano comprese entro limiti molto ma molto ridotti, altrimenti non può funzionare . Immaginate come possa essere facile regolarlo, solo Journe conosce come farlo, un qualsiasi orologiaio no. Capolavoro vero.

Questo a me mette molta paura.
Non ti nascondo che ammiro moltissimo quella meccanica (l'estetica proprio no, però ci passerei sopra), ma il motivo principale che mi farebbe desistere dall'acquisto, se potessi permettermelo, sarebbe proprio questo.
Non è colpa mia se gli indipendenti, e solo loro fanno certe cose. Poi non abbiamo certezza assolute che neppure grandi case resistono. Quando si comprano prodotti sofisticati tecnicamente è quasi unici come questo il rischio esiste. Io lo corro volentieri. Altrimenti ci sono sempre gli stessi calibri.

anche perchè.. qualche orologiaio lo starà formando... (mi sembra una naturale conseguenza delle cose)
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mbelt

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #50 il: Aprile 22, 2015, 13:30:25 pm »
Importante: ho esaurito lo spazio di 2000 caratteri del post di apertura, quindi le ulteriori note mancanti le metto qui.
FP Journe Souverain Resonance, o ro rosa, 40 mm. Con il tourbillon, il  Vagabondage, il Resonance è il capolavoro di Journe, un orologio che è pure poesia. È l'unico orologio da polso al mondo che funziona con due bilancieri che si correggono a vicenda grazie alla risonanza. È stato il mio primo Journe. E la cosa bella è che...funziona! Giulio Papi lo sottopose a severi test per capire come e se funzionava davvero, è il responso fu positivo. Scopri anche che la risonanza in questo orologio si verifica attraverso l'aria, non la platina come si poteva ipotizzare. In sostanza a sono due microcalibri con due bariletti distinti,medie treni del tempo, due bilancieri molto vicini , la cui  distanza millimetrica è regolata da una curiosa vite di regolazione. Qui sta il bello. Cosa succede se un urto fa accelerare uno dei due bilancieri? Che grazie alla risonanza l'altro bilanciere, quello più lento comincia ad accelerare mentre l'altro rallenta fino a raggiungere dopo un arco di tempo di diversi secondi a battere alla stessa frequenza. Sono micro scambi di energia che avvengono tra i due bilancieri. La difficoltà di realizzazione è immensa, la delicatezza anche. Infatti affinché la risonanza ci sia tra i due bilancieri occorre che lo scarto tra le frequenze dell'uno e dell'altro siano comprese entro limiti molto ma molto ridotti, altrimenti non può funzionare . Immaginate come possa essere facile regolarlo, solo Journe conosce come farlo, un qualsiasi orologiaio no. Capolavoro vero.

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anche perchè.. qualche orologiaio lo starà formando... (mi sembra una naturale conseguenza delle cose)
È evidente che se si hanno tante paure, per me alcune esagerate, certi orologi non si possono neppure prendere in considerazione. Però poi se non si prendono in considerazione queste cose per me ci si rimette nel senso che poi non sono sostituibili con altre. La risonanza nell'orologeria era stata sperimentata in pendole alle fine del settecento, da Janvier ( due pendole, di cui una sta da Journe, e da Breguet in termini più teorici). Quindi prima di Journe non esisteva nulla neppure da tasca con questa tecnologia. Journe dice che ci ha messo 15 anni per fare funzionare il primo.
Contro ogni talebanismo, ora e sempre

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #51 il: Aprile 22, 2015, 13:58:45 pm »
Si, il rischio è andare sempre su calibri "comuni", che poi fuori dalle assistenze ufficiali sarà sempre più difficile manutenzionare ugualmente.

Comunque Journe da questo punto di vista mi sembra il più strutturato come indipendente. La sua azienda è una solida realtà oramai.

Sugli altri indipendenti "sperimentali" i dubbi sono maggiori.
Ciò che non si muove non si usura.......Quello che non c'è non si rompe.

Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #52 il: Aprile 22, 2015, 14:27:12 pm »
Grande collezione ed una sana invidia per la tua collezione Marco!

Complimenti.
In 7 anni sei cresciuto più di tutti in cultura e competenza sul campo, te lo avevo già detto.
Grande! :)
Comu lu nonnu!
"La fuffa è l'unico elemento di un orologio che mantiene il suo valore nel tempo." Cit. alanford, 28.11.2016 alle 10:49:55

mbelt

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #53 il: Aprile 22, 2015, 14:47:54 pm »
Si, il rischio è andare sempre su calibri "comuni", che poi fuori dalle assistenze ufficiali sarà sempre più difficile manutenzionare ugualmente.

Comunque Journe da questo punto di vista mi sembra il più strutturato come indipendente. La sua azienda è una solida realtà oramai.

Sugli altri indipendenti "sperimentali" i dubbi sono maggiori.
Io non metterei la mano sul fuoco sulla solidità di nessuno, perché non è facile neppure capirlo, e chi può dire quanto anche la impresa di Journe durerà. Non è facile resistere sul mercato da indipendenti, ahimé.
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ciaca

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #54 il: Aprile 22, 2015, 15:31:00 pm »
Io penso che una sana dose di incoscienza si accompagni sempre alla passione e sia condizione necessaria affinché si possa godere a pieno di ciò che questa passione può regalare.
A usar troppo la testa si rischia di rimanere imprigionati in una bolla "insipida".
Spesso si scrive, e spesso impropriamente per giustificare scelte di oggetti di nessun pregio, che l'acquisto di un orologio é prima emotivo che razionale.
Beh, non trovo orologi più adatti di quelli mostrati che sappiano coniugare i due aspetti mettendoli nella giusta prospettiva.
Durerà? Si romperà? Si potrà riparare?
Si vedrà...nel frattempo se ne trae ampio godimento sia emotivo che razionale :)
"A megghiu parola è chidda ca un si dici"

mbelt

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #55 il: Aprile 22, 2015, 15:40:48 pm »
Grande collezione ed una sana invidia per la tua collezione Marco!

Complimenti.
In 7 anni sei cresciuto più di tutti in cultura e competenza sul campo, te lo avevo già detto.
Grande! :)
Quando anche sui forum si ha la fortuna di incontrare persone come te, Ermanno, Angelo (da meno tempo, ma sono già alcuni anni) ma per non citare tanti altri conosciuti e apprezzati maestri, se non impari qualcosa vuol dire che hai qualche problema... Naturalmente, la passione rende l'apprendimento un piacere, e deve essere continuo  perché il bello di questo settore è il suo essere  quasi senza limiti. E' il mio modo per mantenere vivo l'interesse e non farmi annoiare.

PS: uso il termine "forum" al plurale, e non il latino "fora" corretta forma plurale di "forum", in quanto da pochi anni ho saputo che quando nella lingua scritta italiana si usa un sostantivo latino si usa sempre il singolare, mai il plurale.
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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #56 il: Aprile 22, 2015, 15:47:49 pm »
più che complimentarmi, ti ringrazio x l'esibizione di questa collezione privata e le descrizioni dettagliate insieme al bagaglio di informazioni ed esperienze che hai messo a disposizione dei forumisti. Chiedevo, infatti, del Moser in oro giallo e le sue caratteristiche mi hanno davvero divertito oltre che appassionato. L'unica perplessità, del tutto personale e soggettiva, e' che a me piace l'orologio che scompare..sotto il polsino della camicia. Del resto io ho un polso sottile e già un 36 mm lo riempie perfettamente. Sotto i 38 mm x me un orologio e' armonico, sopra mai eccezion fatta x qualche professionale. Detto ciò, mi rendo conto che qui si tratta di una passione ( e capisco meglio il senso dei tuoi post in altri topic) smodata e così sfrenata ( nel senso buono) che slega il concetto di orologio da polso dallo stesso polso! Cioè, mi piace credere che x te l' orologio trascenda se stesso e da oggetto assurga ad opera d arte. E' questa idea dell orologeria che leggo quando scrivi, x alcuni pezzi fuori standard, ad es:  "e' un tutt'uno con la meccanica..". In questo visione nn esistono più misure, regole, forme e canoni precostituiti, non esistono barriere e preconcetti, esiste "l'opera" . 
Vorrei aggiungere che da buon internauta dalle tante "voglie e desideri " ho frequentato forum di auto, barche, moto ( da giovanissimo!) ma, questo orologico e' diventato davvero bello ed entusiasmante.
 

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #57 il: Aprile 22, 2015, 15:53:04 pm »
Complimenti Marco.
Alcuni tuoi orologi te li ho visti al polso e, devo dire, le foto di questo topic non rendono minimamente l'idea di quanto splendidi siano!

mbelt

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Re:Mia collezione: una varietà rara....
« Risposta #58 il: Aprile 22, 2015, 16:13:39 pm »
più che complimentarmi, ti ringrazio x l'esibizione di questa collezione privata e le descrizioni dettagliate insieme al bagaglio di informazioni ed esperienze che hai messo a disposizione dei forumisti. Chiedevo, infatti, del Moser in oro giallo e le sue caratteristiche mi hanno davvero divertito oltre che appassionato. L'unica perplessità, del tutto personale e soggettiva, e' che a me piace l'orologio che scompare..sotto il polsino della camicia. Del resto io ho un polso sottile e già un 36 mm lo riempie perfettamente. Sotto i 38 mm x me un orologio e' armonico, sopra mai eccezion fatta x qualche professionale. Detto ciò, mi rendo conto che qui si tratta di una passione ( e capisco meglio il senso dei tuoi post in altri topic) smodata e così sfrenata ( nel senso buono) che slega il concetto di orologio da polso dallo stesso polso! Cioè, mi piace credere che x te l' orologio trascenda se stesso e da oggetto assurga ad opera d arte. E' questa idea dell orologeria che leggo quando scrivi, x alcuni pezzi fuori standard, ad es:  "e' un tutt'uno con la meccanica..". In questo visione nn esistono più misure, regole, forme e canoni precostituiti, non esistono barriere e preconcetti, esiste "l'opera" . 
Vorrei aggiungere che da buon internauta dalle tante "voglie e desideri " ho frequentato forum di auto, barche, moto ( da giovanissimo!) ma, questo orologico e' diventato davvero bello ed entusiasmante.
Ti ringrazio perché in quello che scrivi ri-conosco un po' me stesso, quindi in una certa misura è vero. Tant'è che io non abbino mai l'orologio all'abito, e se dovessi indossare solo ciò che è adatto al mio polso, dovrei probabilmente già considerare i 36 mm eccessivi. A riguardo delle dimensioni, vanno precisate alcune cose. Nel tempo i miei gusti si sono evoluti, ed oggi molto più di ieri guardo alle misure contenute, più eleganti e comode. Oggi orologi tondi da 45 mm, oppure spessi 15 mm non li comprerei più. Certo se Max Busser facesse le machine più piccole, ecco che sarei più contento...Però è pure vero che a differenza di altri io tollero certe misure meglio, nel senso che se l'orologio non ha pretese classiche ed eleganti allora posso accettare anche misure ampie.
E' un po' come quando si tira fuori dal garage una supercar supersportiva: già sai che è scomoda in una certa misura, ma sai che ti divertirai, darai colore alla giornata, uscirai dalla monotonia. Insomma qualche giorno si può fare anche questo. Sono appassionato di tante cose, forse troppe: arte visuale, antica e contemporanea, automobili, politica, Karate, aviazione, musica...la mia caratteristica è sempre stata di passare da un ambiente ad un altro totalmente diverso con facilità, è una delle poche qualità che mi riconosco.
Una riflessione sulla opportunità di mostrare parte, gran parte della collezione (ma ci sono ancora pezzi importanti di cui sto cercando mie foto decenti, il che non è facile, non so fotografare e si vede): l'ho fatto qui volutamente perché a fronte di alcuni interventi che tendevano a descrivere alcuni amici che sono arrivati da poco su questo forum come quasi parolai, della serie: "a parole siete bravi e raffinati, elitari, ma poi comprate l'orologio di tutti, ho voluto dare una dimostrazione con i fatti che per diversi di noi così non è....
« Ultima modifica: Aprile 22, 2015, 16:18:16 pm da mbelt »
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Re:Mia raccolta: una varietà rara....
« Risposta #59 il: Aprile 22, 2015, 18:20:01 pm »
Ecco un  altro pezzo della mia raccolta:
Ulysse Nardin Crongrafo Rattrapante oro giallo, 38mm, calibro Venus 179, n. 1 di 20 pezzi:





Questo cronografo è degli anni 90, primi 90. Il calibro è un originale Venus 179 rattrapante ritrovato nuovo. In quel periodo anche altre case proposero, a prezzi per la verità assai alti, cronografi con questo calibro. Su questo UN ci sono finiture di primordine, certamente manuali, e il calibro è molto bello veramente con leve di spessore e splendido anglage. Il quadrante sembra in procellana.Bella anche la scatola del corredo di cui non ho foto, e sta solo a oltre 400 km dal luogo in cui mi trovo. Tipico esempio di crongrafo di altissima qualità , gradevolezza estetica, spessore accettabile, prezzi da saldo.
« Ultima modifica: Aprile 22, 2015, 18:29:30 pm da mbelt »
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