Mi dispiace per le foto ma non era consentito farle, prima di iniziare la visita ti fanno accomodare in una sala con gli armadietti di sicurezza dove devi riporre tutto.
Cmq è stato a dir poco favoloso, sapevo che sarebbe stato bello ma non a tal punto,avete sentito parlare si Sindrome di Stendhal (
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Stendhal) beh quasi a quei livelli.
L'edificio si sviluppa su 4 piani, dopo un breve filmato di circa 10 min. si parte dall'ultimo piano dove si trova la biblioteca della maison, lo studo di mr.Stern, i registri dei clienti dagli albori, i modelli in dimensioni giganti di tutti i tipi di ruota, i riconoscimenti ed un magnifico recipiente in oro zecchino finemente decorato a mano con a completo 12 piccole tazzine dono dell'imperatore di Russia quale ringraziamento per gli esclusivi orologi prodotti per gli Tzar.
Al terzo piano comincia la visita ai segnatempo d'ogni genere e tipo dai primi e più semplici modelli a quelli man mano più evoluti che i maestri orologiai di tutta Europa hanno nel corso dei tempi sviluppato, incastonandoli in ogni genere di cassa con dimensioni dalle più grandi e primitive alle più microscopiche e raffinate, adornandoli con spettacolari incisioni, dipinti, ritratti, pietre preziose, la reale storia dell'orologeria.
Ma l'essenza del Museo è tutta al secondo piano. E' qui che uno si rende conto della differenza tra Patek e il resto.
Al 2° piano c'è solo Patek in tutto il suo splendore, dal primo attraverso i secoli fino all'ultimo e più complicato orologio al mondo costruito per celebrare il suo 150° anniversario il Calibro 89.
Con i suoi 1728 pezzi, il Calibro 89 è l’orologio più complicato del mondo. I maestri orologiai Patek Philippe hanno impiegato 5 anni per il progetto e altri 4 anni per costruirlo: in totale 9 anni. Con un totale di 33 complicazioni questo orologio astronomico da tasca a movimento meccanico complicato e regolatore “tourbillon” supera il Packard (1927) con 13 funzioni e il Graves (1932) con 21 funzioni, entrambi della Patek Philippe.
Le “complicazioni” del calibro 89 comprendono l’ora solare, l’ora media siderale, cronografo “à rattrappante”, grande e piccola suoneria al passaggio, ripetizione-minuti, allarme, indicatore di riserva di carica e indicatore della posizione della corona di carica. Una delle complicazioni più sorprendenti è il suo calendario secolare perpetuo, che non considera bisestile il primo anno di ogni secolo le cui cifre non siano divisibili per 400 senza resto. Di conseguenza, gli anni 2000 e 2004 sono bisestili, mentre il 2100, il 2200 e il 2300 non lo sono.
Sempre al 2° piano c'è la vetrina con gli orologi che Patek vendeva (non regalava) ai Reali di tutto il mondo dalla regina Vittoria algli Tzar di Russia, ai Savoia, alla casa reale Spagnola, Luigi XIV e XV di Francia, a Napoleone.
La visita termina al 1° Piano con l'esposizione dei banchi di montaggio e degli strumenti che nel corso degli anni i maestri orologiai della casa elvetica hanno adoperato per produrre i loro capolavori.
Insomma un'infinità di capolavori da tasca e da polso che è impossibile descrivere in poche righe,vale la pena di fare un week-end a Ginevra, credetemi anche solo per andare al museo.